Words are stones, site-specific installation, Palazzo del Plenipotenziario, on the occasion of Mantova Poesia 2025. Paper, cardboard, layered collage, acrylic, oil, pastels
Words are living, powerful matter — capable of leaving a mark, of changing, of wounding. In this installation the “stones” are light, made of paper, and could be moved by the wind. Yet they carry the weight of memory: each element is built from collage fragments — clippings, tears, traces, marks — evoking the stratifications of language, history, and identity. These are layers of paper and fragments of my own past works, torn not as an act of destruction, but of awareness — to shift the pieces into a new form, to build dimensions, new possible directions for growth.
Le parole sono pietre, installazione site-specific, Palazzo del Plenipotenziario, in occasione di Mantova Poesia 2025. Carta, cartoncino, collage stratificato, acrilico, olio, pastello
Le parole sono materia viva e potente, capaci di incidere, cambiare, ferire. In questa installazione le “pietre” sono leggere, fatte di carta, potrebbero essere spostate dal vento. Ma portano in sé il peso della memoria: ogni elemento è costruito con frammenti di collage — ritagli, strappi, tracce, segni — evocando le stratificazioni del linguaggio, della storia e dell’identità. È la stratificazione di carte e frammenti di opere da me create in passato, e poi strappate, non come gesto di rottura ma di consapevolezza, per muoverne i pezzi in modo nuovo, costruire dimensioni, nuove possibili direzioni in cui crescere.