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Arteam Cup 2024 - Finalists Exhibition

I am happy to announce that I have been selected as a finalist for Arteam Cup 2024!

Organized by Arteam Associazione Culturale with the patronage of the Municipality of Savona, the final exhibition of the ninth edition of the competition, curated by Livia Savorelli and Matteo Galbiati, will be presented to the public on Saturday, November 23, at 4:00 PM, in the Sala della Sibilla, at the Fortezza del Priamàr.

“Building on the particular appreciation the finalist exhibition of Arteam Cup has already received in the beautiful rooms of the Palazzo del Commissario in the previous 2022 and 2023 editions,” explain curators Livia Savorelli and Matteo Galbiati, “we will strive to create a high-quality event, fostering a dialogue between the finalists’ works to offer visitors a pleasant moment of engagement with contemporary art in its broadest expressions.”

Arteam Cup 2024 | IX Edition
Finalists Exhibition
Curated by Livia Savorelli and Matteo Galbiati

With the patronage of the Municipality of Savona

Palazzo del Commissario, Fortezza del Priamàr
C.so Mazzini, Savona


November 23, 2024 – January 5, 2025
Open day: Saturday, November 23, 4:00 PM - 7:30 PM
Presentation of Arteam Cup 2024: Saturday, November 23, Sala della Sibilla, Fortezza del Priamàr, starting at 4:00 PM

Opening hours: Thursday-Friday 3:00 PM - 6:00 PM; Saturday and Sunday 10:00 AM - 1:00 PM and 3:00 PM - 6:00 PM; closed December 25, 26, 31, 2024 and January 1, 2025. Free entry

Award ceremony: January 5, 2025, 4:30 PM

Info:
Arteam Associazione Culturale
T. +39 019 4500744 | info@arteam.eu | www.arteam.eu | www.arteamcup.it
https://www.facebook.com/asso.arteam | https://www.instagram.com/arteam.associazione/

CATALOGUE:
Vanillaedizioni
www.vanillaedizioni.com

MEDIA PARTNER:
Espoarte
www.espoarte.net

[ITA]

Sono felice di comunicare che sono stata selezionata tra i finalisti di Arteam Cup 2024!

Promossa dall’Associazione Culturale Arteam con il patrocinio del Comune di Savona, la mostra finale della nona edizione del concorso, curata da Livia Savorelli e Matteo Galbiati, sarà presentata al pubblico sabato 23 novembre, alle ore 16.00, nella Sala della Sibilla, sulla Fortezza del Priamàr.

«Forti del particolare apprezzamento che la mostra dei finalisti di Arteam Cup, nelle splendide sale del Palazzo del Commissario, ha già ottenuto nelle precedenti edizioni 2022 e 2023 – spiegano i curatori Livia Savorelli e Matteo Galbiati – cercheremo di dar vita ad un evento di qualità, privilegiando il dialogo tra le opere dei finalisti, per offrire a tutti i visitatori un piacevole momento di confronto con l’arte contemporanea, nelle sue espressività più ampie».

Arteam Cup 2024 | IX edizione
Mostra dei finalisti
A cura di Livia Savorelli e Matteo Galbiati

Con il patrocinio del Comune di Savona

Palazzo del Commissario, Fortezza del Priamàr
C.so Mazzini, Savona

23 novembre 2024 – 5 gennaio 2025

Open day: sabato 23 novembre, ore 16 -19.30
Presentazione Arteam Cup 2024:
sabato 23 novembre, Sala della Sibilla, Fortezza del Priamàr, dalle ore 16.00

Orari di apertura: giovedì-venerdì ore 15.00-18.00; sabato e domenica ore 10.00-13.00 e 15.00-18.00; chiuso 25, 26, 31 dicembre 2024 e 1 gennaio 2025. Ingresso libero

Premiazione: 5 gennaio 2025, ore 16.30

Info:
Arteam Associazione Culturale
T. +39 019 4500744 | info@arteam.eu | www.arteam.eu | www.arteamcup.it
https://www.facebook.com/asso.arteam | https://www.instagram.com/arteam.associazione/

CATALOGO:
Vanillaedizioni
www.vanillaedizioni.com

MEDIA PARTNER:
Espoarte
www.espoarte.net

GAWSH Convening in Qatar

Global Arts in Medicine Fellowship Cohort 7 has wrapped up with great success!

Here you find the video shown during the closing ceremony, which collects memories of the journey and the artistic activities we have organized in different parts of the world.

Now I’m thrilled to announce an exciting event that continues our work in global arts and health:

GSAHW Qatar International Convening Pre-Launch

I’ll be presenting our project Artful Healing: Building Resilience Through Nature and Memories at GSAHW - Global South Arts & Health Week Qatar on November 17.

You’re warmly invited to join us online for this gathering dedicated to the transformative power of arts in health. This event will connect experts and visionaries across diverse fields, fostering impactful discussions and collaborations for health and well-being.

Thematic Areas:

• Maternal Health & Maternal Mental Health

• Arts & Creativity for Displacement

• Planetary Health, Environmental Health & Climate Change

• Neuroscience, Brain Health, Geriatric & Palliative Care

• Indigenous Cultural Arts & Healing

• Disability & Creative Engagements

• Mental Health (Child, Adolescent & Youth)

• Pediatric Health

• Health Promotion & Communication

• Creative Health & Community Wellbeing

• Public Health (Communicable & Non-Communicable Diseases)

• Physical Health & Wellness

Featuring:

• Arts and Health Think Tank

• Research Presentations

• Creative Art Therapies Workshop

• Cultural Exchanges

• Networking Opportunities

• Arts and Health Young Leaders Assembly

• Global South Arts and Health Envoys Community Impacts & Documentary

Dates: November 16-18, 2024

We look forward to seeing you there!
Let’s continue to spread healing and health across the world 🌎

[ITA]

Il meraviglioso viaggio della Global Arts in Medicine Fellowship è giunto al termine!

Quello sopra è il video trasmesso durante la cerimonia di chiusura, che raccoglie ricordi del nostro percorso e delle attività artistiche che abbiamo organizzato nelle varie parti del mondo.
Adesso sono felice di annunciare un evento che continua il nostro lavoro nell’ambito dell’arte e della salute globale…

Pre-launch Convegno Internazionale GSAHW Qatar

Il 17 novembre presenterò il nostro progetto Artful Healing: Building Resilience Through Nature and Memories al GSAHW - Global South Arts & Health Week Qatar.

Siete invitati a partecipare a questo incontro globale online dedicato al potere trasformativo delle arti nella salute.

L'evento riunirà esperti e visionari in vari campi, promuovendo discussioni e collaborazioni significative per la salute e il benessere.

Aree Tematiche:

  • Salute Materna e Salute Mentale Materna

  • Arte e Creatività per il Dislocamento

  • Salute del Pianeta, Salute Ambientale e Cambiamento Climatico

  • Neuroscienza, Salute Cerebrale, Geriatria e Cure Palliative

  • Arti Culturali Indigene e Guarigione

  • Disabilità e Coinvolgimento Creativo

  • Salute Mentale (Bambini, Adolescenti e Giovani)

  • Salute Pediatrica

  • Promozione della Salute e Comunicazione

  • Salute Creativa e Benessere della Comunità

  • Salute Pubblica (Malattie Trasmissibili e Non Trasmissibili)

  • Salute Fisica e Benessere

Programma:

  • Think Tank su Arte e Salute

  • Presentazioni di Ricerca

  • Workshop di Terapie Creative

  • Scambi Culturali

  • Opportunità di Networking

  • Assemblea dei Giovani Leader in Arti e Salute

  • Impatti Comunitari e Documentario degli Ambasciatori delle Arti e Salute del Global South

Date: 16-18 novembre 2024

Vi aspettiamo per tre giorni di sessioni ispiratrici, workshop e connessioni!

Edicola 51 - Torino: Visible / Invisible - Traces of perception

Edicola 51

Visible / Invisible Traces of perception

A night of Contemporary Art

Aiello Pini - Allemandi - Banfo - Baricchi - Basso - Beccaria Bellobono - Bussola - Casazza - Cauda - Fabbris - Gaggia Galante - Gaido - Lena - Macchi - Mandelli - Mez - Morales - Olmann - Pession - Ratti - Rezza - Rotiroti - Torgue - Viale - Zambotti

Venerdì 1 novembre, dalle 18.00 alle 21.00, in occasione della Settimana dell’Arte Contemporanea che coinvolgerà la città di Torino, gli spazi di Edicola 51 accoglieranno per il quarto anno consecutivo un progetto espositivo con la partecipazione di 27 artisti che daranno vita alla mostra Visible / Invisible - traces of perception.

Visible / Invisible - traces of perception si pone l’obiettivo di aprire un momento di confronto e dialogo fra le artiste e agli artisti che nelle sale di Edicola 51 - lo spazio nato nel 2021 nel centro di Torino come Studio d’Artista e luogo di condivisione progettuale - esporranno ognuno un’opera scelta come testimonianza emblematica della loro ricerca. La mostra, proponendosi come una riflessione sulla nostra percezione e sui meccanismi di rappresentazione dell’invisibile, vedrà protagonista un gruppo di artisti contemporanei che pur appartenendo a generazioni differenti e con linguaggi eterogenei, condividono la necessità di ristabilire dinamiche di collaborazione come parte integrante del processo creativo che conduce alla realizzazione dell’opera. Vincolato per lungo tempo a un sistema esclusivamente ancorato alle consuete dinamiche di mercato, il mondo dell’arte contemporanea sta manifestando, soprattutto in questi ultimi anni, l’esigenza di creare nuove sinergie che pongano l’artista nella condizione di ricucire un dialogo con lo sguardo del pubblico.

L’opera d’arte contemporanea restituisce nella sua capacità sintetica le fasi di un processo di ricerca che risponde per l’artista all’esigenza di confrontarsi

con le radici più profonde della propria poetica, coltivata prevalentemente nel silenzio dello studio e della pratica creativa. Visible / Invisible - traces of perception nasce quindi con l’obiettivo di costruire un’occasioni di incontro fra artisti, contribuendo a generare nuove opportunità di ascolto e di avvicinamento tra l’opera d’arte e lo sguardo del pubblico.

Per questa edizione Edicola 51 nel suo piano interrato ospita Recontemporary che presenta Beyond New Visions, una mostra collettiva che segna un nuovo capitolo nella storia di Recontemporary.

Edicola 51

Piazzetta Madonna degli Angeli, 2 - Torino

Opening: Venerdì 1 Novembre | ore 18 - 21
Sabato 2 e Domenica 2 Novembre su appuntamento.

Coordinamento: Artefora - Centro per l’Arte Contemporanea

Info e contatti:

info@artefora.com www.artefora.com

ig: @artefora_

[ENG]

Edicola 51

Visible / Invisible Traces of perception

A night of Contemporary Art


Aiello Pini - Allemandi - Banfo - Baricchi - Basso - Beccaria Bellobono - Bussola - Casazza - Cauda - Fabbris - Gaggia Galante - Gaido - Lena - Macchi - Mandelli - Mez - Morales - Olmann - Pession - Ratti - Rezza - Rotiroti - Torgue - Viale - Zambotti

On Friday, November 1, from 6:00 PM to 9:00 PM, as part of the Contemporary Art Week taking place in the city of Turin, Edicola 51 will host for the fourth consecutive year an exhibition project featuring 27 artists in the show Visible / Invisible - Traces of Perception.

Visible / Invisible - Traces of Perception aims to open a moment of reflection and dialogue among the artists exhibiting in the spaces of Edicola 51, which was established in 2021 in the heart of Turin as an Artist Studio and a place for collaborative projects. Each artist will present a selected work as an emblematic testimony of their research. The exhibition seeks to reflect on our perception and the mechanisms of representing the invisible, featuring a group of contemporary artists from different generations and diverse languages, who share the need to re-establish collaborative dynamics as an integral part of the creative process leading to the realization of the work.

For a long time, the contemporary art world has been bound to traditional market dynamics, but especially in recent years, there has been a growing demand to create new synergies that enable artists to rebuild a dialogue with the audience's perspective. Contemporary artworks encapsulate the phases of a research process that responds to the artist's need to engage with the deeper roots of their poetic expression, primarily cultivated in the silence of the studio and creative practice. Thus, Visible / Invisible - Traces of Perception is born to construct an opportunity for meeting among artists, contributing to generate new chances for listening and connecting between the artwork and the audience's gaze.

For this edition, Edicola 51 will also host Recontemporary in its basement, presenting Beyond New Visions, a group exhibition that marks a new chapter in the history of Recontemporary.

Edicola 51
Piazzetta Madonna degli Angeli, 2 - Turin
Opening: Friday, November 1 | 6 PM - 9 PM
Saturday, November 2, and Sunday, November 3 by appointment.
Coordination: Artefora - Centro per l’Arte Contemporanea
Info and contacts:
info@artefora.com
www.artefora.com
Instagram: @artefora_

TAMASHA Arts and Health Festival

As a fellow in the Global Arts in Medicine program, over the past few months I’ve been collaborating on the preparation of TAMASHA Arts and Health Festival, a global event where I curate the Arts & Creativity for Displacement group.

On Sunday, I had the honour of presenting our project during the Idea Presentation Day:

We have designed and will facilitate an art workshop with the Nibung community of Bamenda, Cameroon, engaging internally displaced persons (IDPs) affected by the Cameroon sociopolitical crisis through creative arts. 

Then I received the wonderful news that we’ll implement also our other project in North Sudan, creating a mural with displaced children from Al-Salaam Housing in Dongola who are dealing with war’s consequences.

The initiatives aim to promote healing, foster a sense of community, build resilience and reduce feelings of isolation.

TAMASHA will run until the 28th of October. Looking forward to seeing these and other wonderful projects come to life! 

A heartfelt thank you to the Fellowship and all the fellows for the inspiration and clarity you’ve brought to this journey ❤️

[ITA]

Come fellow nel programma Global Arts in Medicine, negli ultimi mesi ho collaborato alla preparazione del TAMASHA Arts and Health Festival, un evento globale in cui curo il gruppo Arts & Creativity for Displacement, dedicato nello specifico a migliorare le condizioni dei rifugiati attraverso l’arte.

Domenica ho avuto l'onore di presentare il nostro progetto durante l'Idea Presentation Day:

Condurremo un laboratorio artistico con la comunità di Nibung, Bamenda, in Camerun, coinvolgendo persone sfollate internamente a causa della crisi sociopolitica. 

Successivamente ho ricevuto la splendida notizia che potremo realizzare anche l’altro nostro progetto nel Nord del Sudan, a Dongola, creando un murales insieme ai bambini rifugiati dell'Al-Salaam Housing, che stanno affrontando le conseguenze della guerra.

Le attività mirano a promuovere il benessere, favorire un senso di comunità, rafforzare la resilienza e ridurre i sentimenti di isolamento.

Il TAMASHA Festival proseguirà fino al 28 ottobre… Non vedo l'ora che questi e altri meravigliosi progetti prendano vita! 

Un grandissimo grazie alla Fellowship e ai colleghi per aver reso questo viaggio cosí appassionante e la direzione da seguire sempre piú chiara! ❤️ 

MUSEOTERAPIA, Palazzo Te

A Palazzo Te sono ripartiti gli incontri di MUSEOTERAPIA, il percorso di arte e cura dedicato ai pazienti dell’Ospedale Poma sottoposti a dialisi, in occasione della mostra “Picasso. Poesia e Salvezza”.

Domani si terrà il laboratorio di disegno e collage da me condotto “Minotauromachia: Unire i puntini della vita, e anche di più” ❤️

Attraverso il ciclo di incontri continuerà anche lo studio clinico intrapreso da Asst Mantova per valutare l’impatto dell’arte sul benessere dei pazienti.

[ENG]

At Palazzo Te the MUSEOTERAPIA sessions have resumed, an art and healing program dedicated to patients undergoing dialysis at Poma Hospital, in conjunction with the exhibition “Picasso. Poesia e Salvezza”.

Tomorrow I will be conducting the drawing and collage workshop “Minotauromachia: Unire i puntini della vita, e anche di più” ❤️

Through the series of meetings, the clinical study undertaken by ASST Mantova to evaluate the impact of art on patient well-being will also continue.

Interview for the Interludes series - Simuka Africa

As part of my ongoing collaboration with UNV and Simuka Africa, and in alignment with SDG 3.4, I discussed art for well-being and mental health in an interview for the Interludes series by 34 Gallery.

Check it out here: https://34gallery.org/interludes/f/34-gallery-artist-federica-aiello-pini

#SDG3 #selfcare"

Global Arts in Medicine Fellowship

I am thrilled to share that I have been selected for the 2024 Global Arts in Medicine Fellowship!

I will be joining talented professionals from 36 countries worldwide in this adventure dedicated to exploring the powerful connection between the arts and healthcare, using interdisciplinary and intercultural approaches to enhance individual and community well-being.

Feeling honored and inspired to be part of this incredible journey! ⭐️✨

Con grande emozione ho appena saputo di essere stata selezionata per la Global Arts in Medicine Fellowship 2024!

Mi unirò a professionisti provenienti da 36 paesi in tutto il mondo in quest’avventura dedicata all'esplorazione della potente connessione tra le arti e la salute, utilizzando approcci interdisciplinari e interculturali per migliorare il benessere individuale e comunitario.

Sono onorata di far parte di questo incredibile viaggio! ☀️😊

Casa del Mantegna - Sentimenti e Thanatos workshop

All’interno della rassegna “Alla fine dei conti” il 13 marzo terrò un laboratorio artistico nel quale, attraverso il collage, guiderò alla composizione di un’opera collettiva in cui si uniranno i ricordi speciali di tutti i partecipanti.

Il laboratorio è gratuito e aperto a tutti. Per partecipare basterà portare alla Casa del Mantegna una o due immagini, in bianco e nero o a colori, ritagliate con le forbici oppure strappate a mano da un qualsiasi contesto cartaceo. Le immagini scelte dovranno essere collegate a un ricordo felice, qualsiasi esso sia: che riguardi se stessi o altri. Se si desidera portare fotografie personali dovranno essere portate delle copie e non le originali.

La prima parte del Laboratorio Sentimenti e Thanatos si svolgerà individualmente, per così dire, a stretto contatto con i propri ricordi, le proprie emozioni e i propri pensieri.

Nella seconda parte il lavoro prodotto da ogni partecipante si incontrerà con quello degli altri per connettersi e formare un’opera collettiva: un Collage Collettivo.

A completamento del Collage Collettivo le psicologhe Dott.ssa Elisa Rega - Dott.ssa Rachele Sassi completeranno l’esperienza laboratoriale con le considerazioni conclusive, conducendo una riflessione condivisa sul tema del ricordo e del recupero della propria autobiografia come elemento fondante della propria identità, come radice del proprio presente. La riflessione sarà incentrata sull’importanza di riconnettersi con le parti del sé spesso dimenticate o inconsce, per ritrovare benessere e dotare di significato i fatti, anche dolorosi, della propria vita.

Infine sarà dato libero spazio attivo ad una restituzione sull’esperienza svolta, con il facoltativocoinvolgimento dei partecipanti, per porre attenzione alle emozioni esperite durante il laboratorio. In questo modo, per chi lo desidera, sarà offerto uno spazio per i vissuti individuali ed una breve rilettura di quanto emerso.

ENG

Within the “Alla fine dei conti” event, on March 13 I will hold an artistic workshop in which, through collage, I will guide to the composition of a collective work in which the special memories of all the participants will come together.

The lab is free and open to everyone. To participate, just bring to the Casa del Mantegna one or two images, in black and white or in color, cut out with scissors or torn by hand from any paper context. The chosen images will have to be linked to a happy memory, whatever it is: whether it concerns yourself or others. If you want to bring personal photographs, copies must be brought along and not the originals.

The first part of the “Sentimenti e Thanatos” workshop will take place individually, so to speak, in close contact with one's own memories, emotions and thoughts.

In the second part the work produced by each participant will meet with that of the others to connect and form a collective work: a Collective Collage.

To complete the Collective Collage, the psychologists Dr. Elisa Rega - Dr. Rachele Sassi will complete the laboratory experience with the concluding considerations, conducting a shared reflection on the theme of remembrance and the recovery of one's autobiography as a founding element of one's identity, as the root of one's present. The reflection will be centered on the importance of reconnecting with the parts of the self that are often forgotten or unconscious, to regain well-being and give meaning to the facts, even painful, of one's life.

Finally, active space will be given free to a restitution on the experience carried out, with the optional involvement of the participants, to pay attention to the emotions experienced during the laboratory. In this way, for those who wish, a space for individual experiences and a brief rereading of what has emerged will be offered.

L'arTE che cura - Video

Happy to have been part of this project, I share with you the video of the art workshop cycle "L'arTE che cura", born from the collaboration between the Carlo Poma hospital and Fondazione Palazzo Te.

At Palazzo Te heroes who cry, fall and get up, teaching us the strength of fragility.

A series of artistic workshops involved some Nephrology and Dialysis patients at the Mantua hospital in painting, dance, theater and music practices. The clinical gaze of the facility's professionals has collected valuable information to construct a study, which will result in an article to be published in a scientific journal.

The objective is to verify whether artistic stimuli can contribute to a 10% reduction in the degree of physical and mental asthenia, a frequent condition in cases of renal failure with the need for dialysis. The participants are aged between 18 and 80, are male and female, and will be compared with a second group of patients who have not had the artistic experience. The project was carried out in collaboration with Fondazione Palazzo Te which already boasts significant experience in the field of cultural welfare.

ITA

Felice di aver fatto parte di questo progetto, condivido con voi il video del ciclo di laboratori “L’arTE che cura”, nato dalla collaborazione tra l’ospedale Carlo Poma e Fondazione Palazzo Te.

A Palazzo Te eroi che piangono, cadono e si rialzano, insegnandoci la forza della fragilità.

Una rassegna di laboratori ha coinvolto alcuni pazienti della Nefrologia e Dialisi dell'ospedale di Mantova in pratiche di pittura, danza, teatro e musica. Lo sguardo clinico dei professionisti della struttura ha raccolto informazioni preziose per costruire uno studio, che sfocerà in un articolo da pubblicare su una rivista scientifica. 

Si vuole verificare se gli stimoli artistici possono contribuisce a una riduzione del 10% del grado di astenia fisica e mentale, condizione frequente in caso di insufficienza renale con necessità di dialisi. I partecipanti hanno un’età compresa fra i 18 e gli 80 anni, sono maschi e femmine, e saranno messi a confronto con un secondo gruppo di pazienti che non hanno vissuto l’esperienza artistica. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con Fondazione Palazzo Te che già vanta un’esperienza significativa nel campo del welfare culturale.

Cultural Welfare - Palazzo Te

Dalla collaborazione tra Asst Mantova e Fondazione Palazzo Te, nasce il progetto di laboratori dal titolo "L'arTE che cura. Rubens e gli eroi", che utilizzando diversi linguaggi espressivi, danza, teatro, pittura e musica, a partire dal 17 ottobre stimoleranno le emozioni di un gruppo di pazienti dell'Ospedale "Carlo Poma" e produrrà uno studio clinico per valutare l'impatto dell'arte sul benessere dei pazienti.

Sono felice di far parte di questo progetto conducendo il laboratorio Segno, gesto, colore. L'energia nella pittura.

Di seguito maggiori dettagli:

L'iniziativa sarà elaborata dalla struttura di Nefrologia e Dialisi del Carlo Poma, guidata da Giuseppe Mazzola, e coinvolgerà un gruppo di 25 pazienti sottoposti a trattamento dialitico, emodialisi o dialisi peritoneale.

Si tratta del primo studio di Asst che vede protagoniste le arti con il loro potenziale terapeutico e si inserisce nell'ambito del più ampio progetto "Arte in ospedale" curato da Elena Miglioli dell'area Ufficio stampa e comunicazione di Asst Mantova, che da anni diffonde la bellezza nei luoghi di cura grazie a svariati interventi artistici nelle strutture aziendali in partnership con istituzioni, artisti, istituti di formazione superiori e universitari.

In particolare, nel 2023 è nato appunto il sottoprogetto Museoterapia, in cui si inseriranno i workshop di Palazzo Te che già vanta un'esperienza significativa nel campo del welfare culturale. I dettagli del progetto sono stati illustrati questa mattina presso lo Spazio Te da Stefano Baia Curioni, direttore Fondazione Palazzo Te, Mara Azzi, direttore generale di Asst, e Giuseppe Mazzola, direttore del reparto di Nefrologia dell'Ospedale Carlo Poma.

Lo studio clinico della Nefrologia metterà a confronto due gruppi di pazienti dializzati di età compresa fra i 18 e gli 80 anni, maschi e femmine, uno dei quali parteciperà alle attività programmate a Palazzo Te. A entrambi sarà sottoposto un doppio questionario a distanza di un tempo prestabilito: prima e dopo l'esperienza artistica. L'obiettivo primario è quello di verificare se gli stimoli artistici possono contribuire a una riduzione del 10 per cento del grado di astenia. Il secondo obiettivo è quello di valutare se le condizioni di dialisi ospedaliera o domiciliare possono contribuire a determinare il grado di astenia.

L'insufficienza renale cronica con necessità dialitica è una condizione che comporta spesso la comparsa di astenia fisica e mentale. Il paziente dializzato riferisce senso di stanchezza legata all'esecuzione della dialisi, ma anche dovuta alla modifica degli stili di vita e all'obbligatorietà del trattamento dialitico tre o più volte alla settimana, in base alla metodica prescelta. L'astenia si ripercuote sul benessere psichico, fisico e sociale di chi la sperimenta.

Il percorso prenderà come spunto iniziale i miti di Ercole e le storie di Achille, emblemi dell'eroe antico che si trova di fronte a fatiche e scelte, amori e arti, mostri e avversari, virtù e debolezze. Come queste storie ci parlano oggi? Come diventano una pratica sociale? Perché il mito è ancora materia viva? Si partirà il 17 ottobre con sei laboratori condotti da esperti che si concluderanno il 28 novembre: Visita alla mostra di Rubens. Il corpo dell'eroe. Forza, amore, virtù con Simone Rega; Percezione e sentimento con Chiara Olivieri; Dal dipinto alla scena con Silvia Gandolfi; Segno, gesto, colore. L'energia nella pittura con Federica Aiello Pini; Piano e forte. La forza di una nota con Leonardo Zunica.

"Si parte dall'idea – ha commentato il direttore generale di Asst Mara Azzi - che l'arte possa curare sia i pazienti che i professionisti, oltre a rappresentare un ponte fra i luoghi di cura e la comunità locale. Con questa iniziativa i nostri professionisti si propongono di misurare scientificamente l'impatto dell'arte sui pazienti. Ringraziamo Fondazione Palazzo Te per questa importante collaborazione".

Sul ruolo della cultura nel rapporto con la cura sanitaria si è soffermato Il direttore di Fondazione Palazzo Te Stefano Baia Curioni: "La partecipazione a questo progetto di attivismo culturale è un importante esempio di welfare relazionale che si esprime a sostegno della necessità di salute della persona ed è un prezioso terreno di sperimentazione anche per il nostro ruolo nel futuro".

Secondo il rapporto dell'Oms sul ruolo delle arti nel miglioramento della salute e del benessere (Health evidence network synthesis report 67 - What is the evidence on the role of the arts in improving health and well-being? a scoping review – 2019), negli ultimi vent'anni la ricerca in questo campo si è intensificata in modo molto significativo. Sono inoltre emersi sviluppi nelle pratiche e nelle attività politiche in diversi Paesi dell'Organizzazione mondiale della sanità-Regione Europa, ma anche oltre i suoi confini. Più di 3.000 studi hanno evidenziato il ruolo determinante delle arti nella prevenzione delle malattie, nella promozione della salute, nel trattamento e nella gestione delle patologie che si manifestano nel corso della vita.

Il report censisce la letteratura accademica globale in inglese e in russo, dal gennaio 2000 al maggio 2019. Si parla di oltre 900 pubblicazioni, fra le quali più di 200 tra recensioni, revisioni sistematiche, meta-analisi e meta-sintesi. I risultati sottolineano un potenziale impatto delle arti sulla salute mentale e su quella fisica, nell'ambito di due categorie tematiche: la prevenzione e promozione, la gestione e il trattamento. Visitare musei e gallerie, andare a teatro e assistere a concerti o all'opera lirica ogni due mesi o più frequentemente in età avanzata sono stati associati, ad esempio, a un più lento declino cognitivo e a un minore rischio di sviluppare demenza.

From the collaboration between Asst Mantova and Fondazione Palazzo Te, a project of workshops entitled "L'arTE che cura. Rubens and the Heroes," which using different expressive languages, dance, theater, painting and music, starting Oct. 17 will stimulate the emotions of a group of patients of the "Carlo Poma" Hospital and produce a clinical study to assess the impact of art on the well-being of patients.

I am happy to be part of this project by leading the workshop “Mark, Gesture, Color. Energy in painting.”

Below are more details:

The initiative will be developed by the Carlo Poma Nephrology and Dialysis facility, led by Giuseppe Mazzola, and will involve a group of 25 patients undergoing dialysis treatment, hemodialysis or peritoneal dialysis.

This is Asst's first study to feature the arts with their therapeutic potential and is part of the larger "Art in the Hospital" project curated by Elena Miglioli of Asst Mantova's Press and Communication Office area, which for years has been spreading beauty in places of care thanks to a variety of artistic interventions in the company's facilities in partnership with institutions, artists, higher education institutions and universities.

Specifically, the Museotherapy subproject was born in 2023, which will include workshops at Palazzo Te, which already has significant experience in the field of cultural welfare. Details of the project were illustrated this morning at Spazio Te by Stefano Baia Curioni, director of Fondazione Palazzo Te, Mara Azzi, general manager of Asst, and Giuseppe Mazzola, director of the department of Nephrology at Carlo Poma Hospital.

The Nephrology clinical study will compare two groups of male and female dialysis patients aged 18 to 80 years, one of whom will participate in the planned activities at Palazzo Te. Both will be given a double questionnaire at a predetermined time interval: before and after the artistic experience. The primary objective is to test whether artistic stimuli can contribute to a 10 percent reduction in the degree of asthenia. The second objective is to assess whether hospital or home dialysis conditions can contribute to the degree of asthenia.

Chronic renal failure with dialysis requirements is a condition that often involves the appearance of physical and mental asthenia. The dialysis patient reports sense of fatigue related to the performance of dialysis, but also due to the modification of lifestyles and the mandatory dialysis treatment three or more times a week, depending on the chosen method. Asthenia affects the mental, physical and social well-being of those who experience it.

The course will take as its initial cue the myths of Hercules and the stories of Achilles, emblems of the ancient hero who is faced with labors and choices, loves and arts, monsters and adversaries, virtues and weaknesses. How do these stories speak to us today? How do they become a social practice? Why is myth still living matter? It will start on Oct. 17 with six workshops led by experts that will conclude on Nov. 28: Visit to the Rubens exhibition. The Hero's Body. Strength, Love, Virtue with Simone Rega; Perception and Feeling with Chiara Olivieri; From Painting to Stage with Silvia Gandolfi; Sign, Gesture, Color. Energy in Painting with Federica Aiello Pini; Piano and forte. The power of a note with Leonardo Zunica.

"It starts with the idea," commented Asst. General Director Mara Azzi, "that art can heal both patients and professionals, as well as provide a bridge between places of care and the local community. With this initiative, our professionals aim to scientifically measure the impact of art on patients. We thank Fondazione Palazzo Te for this important collaboration."

On the role of culture in the relationship with health care, Fondazione Palazzo Te director Stefano Baia Curioni dwelt: "Participation in this cultural activism project is an important example of relational welfare that is expressed in support of a person's need for health and is a valuable testing ground for our role in the future as well."

According to the WHO report on the role of the arts in improving health and well-being (Health evidence network synthesis report 67 - What is the evidence on the role of the arts in improving health and well-being? a scoping review - 2019), research in this field has intensified very significantly over the past two decades.

Developments have also emerged in practices and policy activities in several countries of the World Health Organization - Region of Europe, as well as beyond its borders. More than 3,000 studies have highlighted the crucial role of the arts in disease prevention, health promotion, and the treatment and management of diseases that occur throughout life.

The report surveys the global academic literature in English and Russian from January 2000 to May 2019. It reports on more than 900 publications, including more than 200 reviews, systematic reviews, meta-analyses, and meta-syntheses. The findings highlight a potential impact of the arts on mental and physical health within two thematic categories: prevention and promotion, and management and treatment. Visiting museums and galleries, going to the theater and attending concerts or opera every two months or more frequently in later life, for example, were associated with slower cognitive decline and lower risk of developing dementia.

Liminal places - Villa Brentano

Parteciperò con alcune opere alla mostra collettiva Liminal places, che si terrà a Villa Brentano (Busto Garolfo, Milano) dal 1 ottobre al 4 novembre, con il Patrocinio del Comune di Busto Garolfo – Assessorato alla Cultura.

Di seguito trovate il comunicato stampa e tutti i dettagli.

LIMINAL PLACES: TEMPI, LUOGHI E NON LUOGHI, OLTRE LA REALTÀ ATTRAVERSO L’ARTE

PERIODO: Dal 1 ottobre al 4 novembre 2023
SEDE ESPOSITIVA: Villa Brentano – via Magenta, 25 Busto Garolfo (MI)

APERTURA in occasione della Fiera di Autunno di Busto Garolfo: Domenica 1 e Lunedì 2 ottobre, ore 10:00-12:00 / 15:00-18:00

Fin dai tempi della rivoluzione industriale l’ambiente in cui l’uomo vive è in costante mutamento. La città, a partire dai primi del Novecento, diventa simbolo di progresso, di velocità e movimento. Boccioni intitolava “La città sale” la sua opera del 1910, esemplificazione della mentalità futurista, tale per cui l’uomo e il territorio in cui vive siano destinati ad un’espansione costante e celere, in cui l’uomo modifica il suo ambiente per mezzo delle tecnologie e l’ambiente modifica di conseguenza lo stile di vita dell’uomo. In poche parole “La magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova: quella della velocità” spiega Marinetti. Poi arriva la guerra e tutto cambia. Quel connubio perfetto che univa uomo e ambiente nella via verso il progresso si sfalda a causa dalla devastazione e la miseria che accompagnano il primo conflitto mondiale. Il Novecento, apertosi con grande carica vitale, sprofonda progressivamente verso il disincanto e l’alienazione. L’arte si rivolge prevalentemente alle conseguenze del conflitto sulla società, modificata dalle grandi ferite cui è stata sottoposta. Nel secondo dopoguerra avviene un parziale recupero della fiducia che veniva riposta nella tecnologia e nei mutamenti della società, specialmente in Italia, dove il peggio è passato e il boom economico trasporta il nostro paese in un periodo di florida urbanizzazione. Questo periodo non è però privo di pensiero critico nei confronti di tale sviluppo e della crescita smisurata di periferie e grandi città. Queste sono le basi per il sentimento conflittuale che si percepisce ancora oggi nei confronti dello stile di vita moderno.

Dario Mellone, esponente delle neoavanguardie sviluppatesi in Italia a partire dagli anni 60, è testimone di molti cambiamenti, della velocità spasmodica con cui il nostro paese affronta la sua ascesa già a partire dagli anni 50. Negli anni 70 affronta la rappresentazione di ambienti urbani esuberanti nella sua serie Città-robot (1973-75) dove la città, e tutto ciò che rappresenta, si tinge di ambiguità: “Le citta’ del futuro non intendono prefigurare ipotetiche citta’ avvenieristiche, ma si pongono come immagine del disordine tecnologico, riscontrabile soprattutto nel presente, e configurando un habitat immaginario in cui si ipotizza la simbiosi dell’uomo e della macchina”. Dario Mellone rappresenta città colorate, euforiche, movimentate, quasi psichedeliche, immagini colorate e d’impatto che trasmettono tutta la vitalità del tempo, con evidenti richiami anche alla pop art statunitense e soprattutto all’estetica delle città futuriste dei primi del secolo. Eppure lo spettatore non può fare a meno di conservare un senso di oppressione, di sovrastimolazione davanti alle sue immense tele che sembrano poter scoppiare da un momento all’altro in un in turbinio di colori e rumori provocando quel sovraccarico sensoriale assillante riscontrabile nelle moderne metropoli. Qui il corpo e la mente sono esposti a continui stimoli, oltre che inseriti in contesti lavorativi spesso spregiudicati e stressanti, che consumano negli anni, intrappolando in un meccanismo che ci vuole sempre più macchine e sempre meno uomini. Forse, come diceva

Pasolini il progresso non va di pari passo con lo sviluppo, e nell’affannosa rincorsa allo sviluppo la nostra società lascia indietro un tassello importante: l’individuo.

È qui che risiede il valore dell’arte, capace di ritagliare uno spazio per il singolo, uno spazio catartico che non necessità di seguire i modelli imposti dalla collettività. LIMINAL PLACES ci vuole trasportare lontano, in tempi e luoghi fuori dalla realtà, dove ci si può fermare e contemplare. L’invito agli artisti è quello di farci immergere nel loro personale locus amoenus, che sia questo reale, metaforico o inconscio. Fare arte vuole dire allontanarsi dal ruolo di ingranaggi, ribellarsi contro la sola richiesta di produttività espressa dalla società- macchina che non ammette pause.

La città ideale non è un concetto anacronistico, ognuno di noi ha dentro di sé una città ideale, forse mancano le coordinate per raggiungerla, ma non deve essere vista come un labile miraggio nel deserto della modernità, deve fungere da ricordanza: nel mondo c’è bellezza e la felicità è raggiungibile.

Qui di seguito gli artisti selezionati per la collettiva: ALESSANDRO ABRUSCATO – FEDERICA AIELLO PINI – ANTONELLA ALBANI – STEFANO BONAZZI – ANGELO BRUGNERA – MAGDA CHIARELLI – DAVIDE CLEMENTI – LELE DE BONIS – LUCIA DIBI – EL.SI – ALBERTO FORNAI – ANTONIO FRANCHI – SERGIO FRANZOSI – EVGENIA KAIKA – SAVERIO MAGNO – CARLO OLPER – ANTEA PIRONDINI – LUCIA SANAVIO – ANDREA SAVAZZI – DADO SCHAPIRA – GINEVRA TARABUSI – URBANSOLID – ALICE VOGLINO – MAYUMI YAMAKAWA – PIETRO ZENNARO.

L’esposizione sarà visitabile nei giorni della Fiera di Autunno di Busto Garolfo (MI), domenica 1 e lunedì 2 ottobre, ore 10-12 / 15-18 e fino al prossimo 4 novembre 2023 con i consueti orari di apertura: da Martedì a Sabato ore 14:30 – 18:00 presso Villa Brentano (1°piano), in via Magenta 25 a Busto Garolfo (MI). L'ingresso alla mostra è libero e gratuito.

Con il Patrocinio di:

Comune di Busto Garolfo – Assessorato alla Cultura

INDEPENDENT ARTISTS – VILLA BRENTANO

VIA MAGENTA, 25 - BUSTO GAROLFO (MI) 20038

EMAIL: info@independentartists.eu

INFO MOB: +39 3334914712

Waterfall, 2023, tecnica mista (acrilico, pastello, matita e collage) su tela, 150 x 120 cm

Art Parma Fair - Studio d'arte Galana

Questo weekend e il prossimo una selezione di mie opere sarà esposta ad Art Parma Fair allo stand di Studio d'arte Galana (Padiglione 7 - stand 9)

30 sett - 1 ottobre e 6-7-8 ottobre 2023

Presso il quartiere fieristico di Parma, in concomitanza con Mercanteinfiera

Waterfall, 2023, acrilico, pastello, matita e collage su tela, 150 x 120 cm

Solo show - Personale "… del sogno un ponte”

Sono felice di annunciare la mia personale "… del sogno un ponte” a cura di Carlo Micheli, che si terrà alla Casa del Rigoletto dal 7 al 25 aprile 2023, con inaugurazione venerdì 7 aprile ore 18.30.

Di tutto restano tre cose:

la certezza che stiamo sempre iniziando,

la certezza che abbiamo bisogno di continuare,

la certezza che saremo interrotti prima di finire.

Pertanto, dobbiamo fare:

dell’interruzione, un nuovo cammino,

della caduta un passo di danza,

della paura una scala,

del sogno un ponte,

del bisogno un incontro

- Fernando Sabino


Dopo numerose partecipazioni a mostre e premi in Italia e nel resto d'Europa, Federica Aiello Pini ha vissuto per un lungo periodo a Panama, luogo che ha inevitabilmente segnato il suo percorso artistico, maturando in lei una cifra stilistica che si rifà a quei luoghi incantati, fatta di segni e colori intensi, alternati a delicati accostamenti condotti sul filo della memoria. "... del sogno un ponte" Il titolo della mostra personale che l'artista propone alla Casa del Rigoletto di Mantova, per la cura di Carlo Micheli, è tratto da una poesia dello scrittore sudamericano Fernando Sabino.

Vi sono artisti "bigami" per i quali l'arte e la vita reale non devono mai incontrarsi, come moglie ed amante; altri, i "monotoni", che pretendono di fare assurgere la propria quotidianità ad esperienza artistica; oppure i "mistici", talmente propagginati nella propria ricerca, da ignorare gli eventi circostanti; infine ci sono i "sensitivi", artisti dotati di raffinati sensori, capaci di una costante e arricchente contaminazione tra testa e cuore, tra intuizione e razionalità, tra poesia e vita vissuta.

Al novero di questi ultimi appartiene Federica, che ritrovo a distanza di alcuni anni, di tante esperienze, persino di qualche continente e riannuso la sua profonda sensibilità, mutata ma intatta. Più matura concettualmente, più misurata nella gestualità, più attenta alle sfumature, ma sempre lieve, elegante ed eterea nel porsi, quanto rigorosa e intransigente sul piano artistico.

Si resta rapiti dalle atmosfere esotiche dei suoi dittici/trittici, dai quali emana un'idea romantica di biodiversità, ma che sanno emergere dalla sterilità del dire, per indicare come il gesto artistico possa divenire azione e proposizione.

Un'elaborazione del vissuto che si fa immagine, mai mimetica ma spirituale, camminando leggera sul filo di ricordi affievoliti dal presente.

Ci osservano dalla tela Penelopi determinate -reminiscenze della parentesi panamense- donne dell'etnia Kuna che costruiscono, nodo dopo nodo, la propria emancipazione attraverso i saperi antichi della tessitura delle molas. Un lavoro frutto di tradizioni secolari immutabili, erette a protezione dell'identità culturale di quel popolo, ma al tempo stesso motivo di conoscenza e autodeterminazione. Il valore simbolico di queste opere è sottolineato dal progressivo sfaldarsi delle figure, a vantaggio di una realizzazione più indefinita, quasi astratta, un elogio della conoscenza come unico vero strumento di libertà e crescita.

Nella serie dei baci, invece, l'artista ci proietta in una dimensione utopica, dove avviene la perfetta fusione tra i dualismi, tra materiale e spirituale, tra luce e ombra, così come sempre accade nel complesso della sua arte, costantemente in equilibrio sul crinale incerto che separa pretestuosamente realismo e astrazione.

E per finire i collages, strappi col e dal passato, brandelli di opere lontane ma non totalmente sacrificabili, che velano, svelano, rivelano... Lacerti di pelle a risarcire ferite, a mitigare eccessi luminescenti, a sottolineare momenti cruciali. Inclusioni nel recente fare di Federica, dosate col rispetto dovuto al vissuto, ma con lo sguardo rivolto al sarà, col cuore gettato oltre l'ostacolo, oltre la temporalità percepita.

Carlo Micheli, critico d’arte e curatore

Catalogo della mostra, grafica MetAlternativa

Dal 7 al 25 aprile 2023

Inaugurazione: venerdì 7 aprile ore 18.30

Casa del Rigoletto, Piazza Sordello 23 - Mantova

Patrocinio: Comune di Mantova

Orari: tutti i giorni dalle 09:00 alle 18:00

Ingresso libero

Info: info@infopointmantova.it - 0376 288208 - federica@aiellopini.com

Grafica e comunicazione: MetAlternativa

Mediapartner: Frattura Scomposta contemporary art magazine

Un-fair Milano

Dal 3 al 5 marzo vi aspetto ad Un-fair, la fiera d’arte non-convenzionale di Milano!
Si terrà al SuperStudio Maxi di via Moncucco 35.

Troverete una selezione di miei lavori allo stand F5, insieme alle opere dell’artista albanese Alketa Delishaj.

In quest’occasione presenterò alcune opere della serie Penelope, il cui titolo richiama la regina greca che, con il suo continuo tessere la tela di giorno e disfarla durante la notte, riusciva a prendere tempo e tenere i pretendenti a distanza da sé e dal trono di Ulisse, restando così padrona della propria vita.

Nato però ben lontano da Itaca, il soggetto di questi lavori prende le mosse da alcuni schizzi che abbozzavo negli anni in cui vivevo a Panama, incontrando nel quotidiano le donne dell’etnia Kuna, e vedendo come, attraverso il loro lavoro artigianale tramandato di generazione in generazione, stavano diventando sempre più consapevoli e indipendenti. Donne che si passano i saperi migliorando la propria vita, e includendo altre donne nel sogno di emanciparsi: come a Panama e in Colombia le Kuna e le Emberá-Wounaan, così le etnie del Messico e quelle del Sud America, ma anche nei campi del Maghreb e in ogni parte del mondo, la conoscenza diventa il primo passo verso l'emancipazione.

Questa serie di opere è eseguita con tecniche miste e collage realizzato con pezzi di miei lavori precedenti, strappati e ricomposti, richiamando il mescolarsi del passato con il momento presente: figure di donne vestite delle loro memorie, che rappresento al limite dell’astrazione, esaltando stoffe e decorazioni, a volte ritratte mentre lavorano ai tessuti o ai cesti, pazienti nel portare avanti una tradizione di artigianato che diventa vita e, se gestita consapevolmente, fonte di sostentamento ma anche autoconsapevolezza e libertà.

C’è poi un secondo aspetto in queste stratificazioni: i pezzi di collage (strappi di passato) che compongono questi corpi, la sedia su cui poggiano e che le sostiene, il tessuto che creano, sono memoria, conoscenza e possibilità che danno forma al futuro, proprio come avviene nel processo creativo artistico.

A fianco delle Penelopi, in questa sede presenterò alcuni lavori della mia serie dedicata al Bacio.

La tecnica è sempre mista e con inserti di collage riassemblati seguendo un principio di necessità interiore, ma questa volta entrano nel regno delle emozioni, e formano un bacio astratto, che vola, che prende il prima e il dopo, il vicino e il lontano.

Pezzi di passato incontrano il segno nuovo, con la nuova vita e le possibilità che porta con sé: i due amanti non sono entità separate, si incontrano, si mescolano, si fondono formando mondi, sogni e ricordi.

Se avete in programma di venire a visitarci, scrivetemi a federica@aiellopini.com e sarò felice di procurarvi dei biglietti d’ingresso omaggio per la serata dell’opening o per i giorni di fiera!

OPENING PARTY (SU INVITO):

2 MARZO 2023 18:00 - 22:00

PRESS PREVIEW:

17:00 - 22:00

FIERA:

3 - 5 MARZO 2023

VEN 11:00 - 21:00

SAB 11:00 - 21:00

DOM 11:00 - 20:00

Info su Un-fair: www.un-fair.com

ENG

From March 3 to 5, I look forward to seeing you at Un-fair, Milan's non-conventional art fair!

It will take place at SuperStudio Maxi in Via Moncucco 35.

You will find a selection of my work at booth F5, along with works by Albanian artist Alketa Delishaj.

On this occasion, I will present some works from the Penelope series, the title of which recalls the Greek queen who, constantly weaving the cloth during the day and unweaving it during the night, managed to stall and keep suitors at a distance from herself and Odysseus' throne, thus mantaining control over her own life.

Born, however, far away from Ithaca, the subject matter of these works takes its cue from some sketches I was taking during the years I was living in Panama, encountering in my daily life the women of the Kuna ethnic group, and seeing how, through their handicraft work handed down from generation to generation, they were becoming more and more knowledgeable and independent. Women passing on knowledge by improving their own lives, and including other women in the dream of emancipation: as in Panama and Colombia the Kuna and Emberá-Wounaan, so the ethnic groups of Mexico and those of South America, but also in the Maghreb camps and everywhere in the world, knowledge becomes the first step toward emancipation.

This series of works is executed with mixed media and collage made from pieces of my previous works, torn and reassembled, recalling the mingling of the past with the present moment: figures of women clothed in their memories, which I depict bordering on abstraction, enhancing fabrics and decorations, sometimes portrayed while working on textiles or baskets, patiently carrying on a tradition of craftsmanship that becomes life and, if handled consciously, a source of livelihood but also of self-awareness and freedom.

Then there is a second aspect to these stratifications: the collage pieces (rips from the past) that make up these bodies, the chair on which they rest and which supports them, the fabric they create, are memory, knowledge and possibilities that shape the future, just as they do in the artistic creative process.

Alongside the Penelopes, here I will present some works from my series dedicated to the Kiss.

The technique is always mixed media, with collage inserts reassembled following a principle of inner necessity, but this time they enter the realm of emotions, and form an abstract kiss, flying, taking in the before and the after, the near and the far.

Pieces of the past meet the new sign, with the new life and the possibilities it brings: the two lovers are not separate entities, they meet, mingle, merge forming worlds, dreams and memories.

If you are planning to visit us, please email me at federica@aiellopini.com and I will be happy to get you complimentary tickets for the opening night or the fair days!

OPENING PARTY (BY INVITATION ONLY):

MARCH 2, 2023 6 - 10 PM

PRESS PREVIEW:

5 - 10 PM

FAIR:

MARCH 3 - 5, 2023

FRI 11 A.M. - 9 PM

SAT 11:00 A.M. - 9:00 PM

SUN 11:00 A.M. - 8:00 PM

Info about Un-fair: www.un-fair.com

Penelope I, mixed media on canvas, 100 x 100 cm

Bacio, 2019, mixed media on board, 122 x 100 cm

Aqua Art Miami

For this year’s Miami Art Week, my Penelope series is at Aqua Art Miami with AC Latin Art Contemporary.

Aqua Art Miami, presented by Art Miami, will host its 16th edition at the Aqua Hotel in Miami Beach kicking off November 30th, with a VIP preview before opening to the public December 1st through December 4th, 2022.

Penelope, 2022, acrylic, pencil, pastel and collage on canvas, 100x100 cm

Bookcity Milano

Questo weekend a Bookcity Milano potete trovare i miei coloring book dedicati alle città italiane per la collana “Colora…” di Oligo Editore.

Per maggiori informazioni sui coloring book: https://www.aiellopini.com/coloring-book

Per informazioni su Bookcity Milano:

https://www.bookcitymilano.it/
segreteria@bookcitymilano.it
Tel. 348 2578185

Finalist of Arteam Cup 2022

I’m happy to announce that I was selected among the finalists of Arteam Cup 2022!

The shortlist of finalists was selected by a professional jury, consisting of Matteo Galbiati (art critic and lecturer, Espoarte Web Director and Arteam internal member), Maria Vittoria Pinotti (art historian, author and independent critic), Davide Sarchioni (art historian, curator and consultant), Livia Savorelli (Espoarte Editorial Director), Antonello Tolve (lecturer, art critic and director of the Fondazione Filiberto e Bianca Menna) and Maria Chiara Wang (critic and curator).

The final exhibition, curated by Livia Savorelli and Matteo Galbiati, will be held from November 26, 2022 to January 7, 2023 in Savona (Italy) at Palazzo del Commissario inside the Priamàr Fortress.

All info here:

https://www.arteamcup.it/arteam-cup-2022-i-finalisti-e-la-mostra/?fbclid=IwAR2naBFPWfSlZi42keMVWYuIOF-D8uN4WQ1jkXZNkEWzVM2zpU6ADoaFbjo

Sono felice di annunciare che sono tra i finalisti di Arteam Cup 2022!

La rosa dei finalisti è stata selezionata da una giuria professionale, composta da Matteo Galbiati (critico d’arte e docente, Direttore web Espoarte e membro interno di Arteam), Maria Vittoria Pinotti (storica dell’arte, autrice e critica indipendente), Davide Sarchioni (storico dell’arte, curatore e consulente), Livia Savorelli (Direttore Editoriale Espoarte), Antonello Tolve (docente, critico d’arte e direttore della Fondazione Filiberto e Bianca Menna) e Maria Chiara Wang (critica e curatrice).

La mostra finale, a cura di Livia Savorelli e Matteo Galbiati, si terrà dal 26 novembre 2022 al 7 gennaio 2023 a Savona, all’interno del Palazzo del Commissario sulla Fortezza del Priamàr.

Tutte le info qui:

https://www.arteamcup.it/arteam-cup-2022-i-finalisti-e-la-mostra/?fbclid=IwAR2naBFPWfSlZi42keMVWYuIOF-D8uN4WQ1jkXZNkEWzVM2zpU6ADoaFbjo

New collaboration with Rise Art

I’m happy to announce my new collaboration with Rise Art, international curated online gallery showcasing special artworks hand picked by experts: the gallery offers free art consultations and a try before you buy scheme, with the possibility of renting artworks as well.

There you can find a curated selection of my works, and it will keep on growing!

Check out the collection for Rise Art!

Sono felice di annunciare la mia nuova collaborazione con Rise Art, galleria online che offre solo opere scelte personalmente dai curatori esperti della piattaforma: la galleria offre inoltre consulenze d’arte gratuite e una modalità di prova prima dell’acquisto che prevede anche la possibilità di noleggiare le opere.

Visita la collezione di opere su Rise Art (in continuo aggiornamento)

 

Colora la tua Verona Coloring book

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Ecco l’ultimo nato della collana “Colora…” di Oligo Editore, dedicato alla città di Romeo e Giulietta!

Lo trovate in tutte le librerie e online: https://amzn.to/2O19XR3

L'arte del dono - In collaborazione con AIAPI - UNESCO

In questi giorni ho partecipato con una mia piccola opera alla bella iniziativa di AIAPI - UNESCO “L’arte del dono”.

Negli oggetti donati esiste un’anima che li lega al loro autore. Ciò li rende quasi un prolungamento degli individui e tesse una rete di rapporti interpersonali
— Marcel Mauss, Saggio sul dono

L’obiettivo parallelo di questo progetto si realizza nel creare un filo logico che porti AIAPI con i suoi Artisti e Artiste a rendere evidente come l’arte visiva sia indispensabile, da sempre, per una società sana.

L’idea nasce con la volontà di voler donare un sorriso a chi, in un periodo così caratterizzato da ansia, lutto, rabbia, preoccupazione, chiusura e in generale da sentimenti negativi e una scarsa possibilità di vedere soluzioni a breve termine, possa trovare un momento di conforto, di gioia e di sorpresa proprio in una modalità creativa e in un momento inaspettato da chi sappia offrire tutto questo.

E chi, se non l’Artista, possiede questo grande potere?
Essere Artista significa dare alla società spunti di bellezza, di riflessione, di rivoluzione e di evoluzione (perché la rivoluzione senza evoluzione è sempre una cosa sterile).
L’Artista può realizzare dal nulla ciò che nella sua mente si palesa continuamente in maniera forte e predominante, creando mondi fantastici che possono aiutare nell’evasione e nel ritrovare una realtà che va ricostruita.

Ecco cosa l’Artista può fare: aiutare a ricostruire, offrire un momento di evasione, aiutare a reagire a questo periodo.
La creatività è un dono, che l’Artista ha per natura e che l’ha reso un essere umano privilegiato ma la natura non ha chiesto nulla in cambio.

Ed è proprio il dono, il concetto fondamentale di questo progetto: il dono senza secondi fini, senza chiedere qualcosa in cambio, senza sapere come reagirà la persona che lo riceverà, senza poter prevedere alcunché, proprio come ha fatto la natura con l’Artista, quando ha deciso che in quel corpo sarebbe stata generata una mente artistica.
Il dono è il bene assoluto, perché nulla chiede in cambio.

Il concetto del dono nulla ha a che fare con il prezzo dell’opera d’arte e, anzi, la valorizza, perché vale talmente tanto che quando è dono diventa l’essenza stessa di qualcosa di prezioso e il “sacrificio” dell’Artista, che lascia andare una sua creatura, diventa alto e nobile; è l’apoteosi dell’altruismo e di un gesto di amore.

Foto - Aiello Pini.jpg