Collaborations

Casa del Mantegna - Sentimenti e Thanatos workshop

All’interno della rassegna “Alla fine dei conti” il 13 marzo terrò un laboratorio artistico nel quale, attraverso il collage, guiderò alla composizione di un’opera collettiva in cui si uniranno i ricordi speciali di tutti i partecipanti.

Il laboratorio è gratuito e aperto a tutti. Per partecipare basterà portare alla Casa del Mantegna una o due immagini, in bianco e nero o a colori, ritagliate con le forbici oppure strappate a mano da un qualsiasi contesto cartaceo. Le immagini scelte dovranno essere collegate a un ricordo felice, qualsiasi esso sia: che riguardi se stessi o altri. Se si desidera portare fotografie personali dovranno essere portate delle copie e non le originali.

La prima parte del Laboratorio Sentimenti e Thanatos si svolgerà individualmente, per così dire, a stretto contatto con i propri ricordi, le proprie emozioni e i propri pensieri.

Nella seconda parte il lavoro prodotto da ogni partecipante si incontrerà con quello degli altri per connettersi e formare un’opera collettiva: un Collage Collettivo.

A completamento del Collage Collettivo le psicologhe Dott.ssa Elisa Rega - Dott.ssa Rachele Sassi completeranno l’esperienza laboratoriale con le considerazioni conclusive, conducendo una riflessione condivisa sul tema del ricordo e del recupero della propria autobiografia come elemento fondante della propria identità, come radice del proprio presente. La riflessione sarà incentrata sull’importanza di riconnettersi con le parti del sé spesso dimenticate o inconsce, per ritrovare benessere e dotare di significato i fatti, anche dolorosi, della propria vita.

Infine sarà dato libero spazio attivo ad una restituzione sull’esperienza svolta, con il facoltativocoinvolgimento dei partecipanti, per porre attenzione alle emozioni esperite durante il laboratorio. In questo modo, per chi lo desidera, sarà offerto uno spazio per i vissuti individuali ed una breve rilettura di quanto emerso.

ENG

Within the “Alla fine dei conti” event, on March 13 I will hold an artistic workshop in which, through collage, I will guide to the composition of a collective work in which the special memories of all the participants will come together.

The lab is free and open to everyone. To participate, just bring to the Casa del Mantegna one or two images, in black and white or in color, cut out with scissors or torn by hand from any paper context. The chosen images will have to be linked to a happy memory, whatever it is: whether it concerns yourself or others. If you want to bring personal photographs, copies must be brought along and not the originals.

The first part of the “Sentimenti e Thanatos” workshop will take place individually, so to speak, in close contact with one's own memories, emotions and thoughts.

In the second part the work produced by each participant will meet with that of the others to connect and form a collective work: a Collective Collage.

To complete the Collective Collage, the psychologists Dr. Elisa Rega - Dr. Rachele Sassi will complete the laboratory experience with the concluding considerations, conducting a shared reflection on the theme of remembrance and the recovery of one's autobiography as a founding element of one's identity, as the root of one's present. The reflection will be centered on the importance of reconnecting with the parts of the self that are often forgotten or unconscious, to regain well-being and give meaning to the facts, even painful, of one's life.

Finally, active space will be given free to a restitution on the experience carried out, with the optional involvement of the participants, to pay attention to the emotions experienced during the laboratory. In this way, for those who wish, a space for individual experiences and a brief rereading of what has emerged will be offered.

L'arTE che cura - Video

Happy to have been part of this project, I share with you the video of the art workshop cycle "L'arTE che cura", born from the collaboration between the Carlo Poma hospital and Fondazione Palazzo Te.

At Palazzo Te heroes who cry, fall and get up, teaching us the strength of fragility.

A series of artistic workshops involved some Nephrology and Dialysis patients at the Mantua hospital in painting, dance, theater and music practices. The clinical gaze of the facility's professionals has collected valuable information to construct a study, which will result in an article to be published in a scientific journal.

The objective is to verify whether artistic stimuli can contribute to a 10% reduction in the degree of physical and mental asthenia, a frequent condition in cases of renal failure with the need for dialysis. The participants are aged between 18 and 80, are male and female, and will be compared with a second group of patients who have not had the artistic experience. The project was carried out in collaboration with Fondazione Palazzo Te which already boasts significant experience in the field of cultural welfare.

ITA

Felice di aver fatto parte di questo progetto, condivido con voi il video del ciclo di laboratori “L’arTE che cura”, nato dalla collaborazione tra l’ospedale Carlo Poma e Fondazione Palazzo Te.

A Palazzo Te eroi che piangono, cadono e si rialzano, insegnandoci la forza della fragilità.

Una rassegna di laboratori ha coinvolto alcuni pazienti della Nefrologia e Dialisi dell'ospedale di Mantova in pratiche di pittura, danza, teatro e musica. Lo sguardo clinico dei professionisti della struttura ha raccolto informazioni preziose per costruire uno studio, che sfocerà in un articolo da pubblicare su una rivista scientifica. 

Si vuole verificare se gli stimoli artistici possono contribuisce a una riduzione del 10% del grado di astenia fisica e mentale, condizione frequente in caso di insufficienza renale con necessità di dialisi. I partecipanti hanno un’età compresa fra i 18 e gli 80 anni, sono maschi e femmine, e saranno messi a confronto con un secondo gruppo di pazienti che non hanno vissuto l’esperienza artistica. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con Fondazione Palazzo Te che già vanta un’esperienza significativa nel campo del welfare culturale.

Connections - Manuel Zoia Gallery, Milano

CONNECTIONS: UN DIALOGO IN UN’UNIVERSALITÀ DI CONNESSIONI

Dal 23 novembre al 1 dicembre

Manuel Zoia Gallery - Via Maroncelli 7, Milano

INAUGURAZIONE: Giovedì 23 novembre, ore 18:00

APERTURE: mer-sab, 15:00 – 19:00

“Connections” vuole essere una collettiva che esplora le diverse visioni degli artisti e le loro interpretazioni, vuole cercare e far percepire una connessione creata dalla confluenza dei molteplici stili. Si crea così una sorta di racconto, tra affinità ed incroci che riesce a dar vita ad un dialogo in un’universalità di connessioni. Ognuno con una propria identità ed una propria espressione, linguaggi differenti e singolari che si intrecciano fra di loro.

Le connessioni che a loro volta indagano i singoli artisti coinvolgono l’essere umano, le sue esperienze e le sue emozioni. Sette gli artisti esposti.

Federica Aiello Pini, nata a Parma e cresciuta a Mantova, ha studiato pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna e illustrazione a Firenze. La natura è per lei fonte d’ispirazione e stimolo per indagare la realtà e le connessioni nascoste dietro l’apparenza, immaginando di esplorare e connettere dimensioni spazio-temporali, muovendosi dal microcosmo al macrocosmo senza soluzione di continuità: lo fa attraverso l’uso di tecniche miste capaci di evocare percezioni e sensazioni differenti, e collage fatto di pezzi di sue opere precedenti, strappati e riassemblati, in una comunione e fusione di tempi diversi.

Fusione di tempi diversi e soprattutto l’idea di essere al di fuori del tempo, in un momento non preciso, è quello che evocano anche le opere di Piero Bagolini. Nato a Ferrara, Piero ha dedicato la sua vita alla creazione visiva. Direttore creativo di agenzie pubblicitarie, è docente e relatore presso il Creative Campus e l'Accademia di Belle Arti NABA di Milano. Ciò che lo appassiona nell’esecuzione pittorica è la cancellatura, la pratica del togliere disegno e colore per raggiungere un’essenzialità evocativa del soggetto, pur sempre riconoscibile. Alcuni pensano che da ciò scaturisca un certo astrattismo. Il suo piacere sta nel fare pittura modificante sempre però nel rispetto della realtà originale.

Questa essenzialità è riproposta nelle opere di Filiberto Crosa, nato a Torino nel 1964, pittore ed interior designer. L’artista utilizza materiali “poveri”, carichi di una viscerale evidenza che ottengono un effetto provocatorio immediato. L’uso delle plastiche e le composizioni rigorosamente essenziali, basate sul rapporto dialettico fra pieno-vuoto, ci richiamano alla mente alcuni aspetti emblematici del nostro tempo. Elimina ogni descrizione superflua per approdare a composizioni composte da elementi geometrici che si accavallano, si sovrappongono in un gioco ritmico in cui si coglie un movimento vorticoso.

Elementi minimi ed essenziali tornano anche nei lavori di Carlo Olper (Milano, 1961). Sono elementi spesso aniconici, a cui egli attribuisce un valore simbolico, che divengono occasione di riflessione interiore, di un momento di ripiegamento verso sé stessi, quasi compiendo una progressiva liberazione dalla figurazione geometrica, che si traduce in un libero fluire di pensieri, di energia e di poetico affilato verso l’alto.

Maria Cristina Vimercati (Milano, 1959) pone grande attenzione al dettaglio e all’insieme della tela, costruita tra il gesto pittorico e il disegno a matita. Trama e composizioni esatte, sempre in movimento: più prospettive, assenze improvvise. Qualcosa è appena successo o sta per succedere. Paesaggi e intensa emotività che sempre rivelano, non spiegano, bellezza e racconto.

Si torna sulla tematica del contrasto pieno/vuoto con Tommaso Maurizio Vitale (Bari, 1964). Il Vuoto è la più grande paura che affligge l’artista, alla costante ricerca di idee che si rincorrono con l’obiettivo di rivoluzionare un sistema ormai saturo di progetti e concetti che hanno esaurito il potere di stupire. Tommaso avverte l’esigenza di riempire quel vuoto con continui accumuli di svariati oggetti del quotidiano, tanti piccoli oggetti colorati e disordinati. L’accumulo diviene, dunque, esigenza stilistica: comunicare con lo spettatore attraverso l’oggetto comune diventa dunque il suo fine ultimo.

Il fluire di movimento ed energia emerge soprattutto attraverso l’uso del colore all’interno dei quadri di Alice Voglino (1995, Ungheria), artista italiana che ha base a Verona, dove ha conseguito il Diploma Accademico di I livello alla Scuola di Pittura dell’Accademia di Belle Arti. Con i suoi lavori – che definisce paesaggi emotivi – cerca di presentare la poliedrica complessità della realtà spesso ridotta dalla visione comune a singoli e isolati aspetti del tutto, scollegati, lontani dal significato dell’esistenza.

L’esposizione apre al pubblico Giovedì 23 novembre e sarà visitabile fino al prossimo 1 dicembre. Gli orari di apertura sono i seguenti: dal mercoledì al sabato, dalle ore 15:00 alle ore 19:00. L'ingresso alla mostra è libero e gratuito. Indirizzo esposizione: via Maroncelli 7, Milano.

Cultural Welfare - Palazzo Te

Dalla collaborazione tra Asst Mantova e Fondazione Palazzo Te, nasce il progetto di laboratori dal titolo "L'arTE che cura. Rubens e gli eroi", che utilizzando diversi linguaggi espressivi, danza, teatro, pittura e musica, a partire dal 17 ottobre stimoleranno le emozioni di un gruppo di pazienti dell'Ospedale "Carlo Poma" e produrrà uno studio clinico per valutare l'impatto dell'arte sul benessere dei pazienti.

Sono felice di far parte di questo progetto conducendo il laboratorio Segno, gesto, colore. L'energia nella pittura.

Di seguito maggiori dettagli:

L'iniziativa sarà elaborata dalla struttura di Nefrologia e Dialisi del Carlo Poma, guidata da Giuseppe Mazzola, e coinvolgerà un gruppo di 25 pazienti sottoposti a trattamento dialitico, emodialisi o dialisi peritoneale.

Si tratta del primo studio di Asst che vede protagoniste le arti con il loro potenziale terapeutico e si inserisce nell'ambito del più ampio progetto "Arte in ospedale" curato da Elena Miglioli dell'area Ufficio stampa e comunicazione di Asst Mantova, che da anni diffonde la bellezza nei luoghi di cura grazie a svariati interventi artistici nelle strutture aziendali in partnership con istituzioni, artisti, istituti di formazione superiori e universitari.

In particolare, nel 2023 è nato appunto il sottoprogetto Museoterapia, in cui si inseriranno i workshop di Palazzo Te che già vanta un'esperienza significativa nel campo del welfare culturale. I dettagli del progetto sono stati illustrati questa mattina presso lo Spazio Te da Stefano Baia Curioni, direttore Fondazione Palazzo Te, Mara Azzi, direttore generale di Asst, e Giuseppe Mazzola, direttore del reparto di Nefrologia dell'Ospedale Carlo Poma.

Lo studio clinico della Nefrologia metterà a confronto due gruppi di pazienti dializzati di età compresa fra i 18 e gli 80 anni, maschi e femmine, uno dei quali parteciperà alle attività programmate a Palazzo Te. A entrambi sarà sottoposto un doppio questionario a distanza di un tempo prestabilito: prima e dopo l'esperienza artistica. L'obiettivo primario è quello di verificare se gli stimoli artistici possono contribuire a una riduzione del 10 per cento del grado di astenia. Il secondo obiettivo è quello di valutare se le condizioni di dialisi ospedaliera o domiciliare possono contribuire a determinare il grado di astenia.

L'insufficienza renale cronica con necessità dialitica è una condizione che comporta spesso la comparsa di astenia fisica e mentale. Il paziente dializzato riferisce senso di stanchezza legata all'esecuzione della dialisi, ma anche dovuta alla modifica degli stili di vita e all'obbligatorietà del trattamento dialitico tre o più volte alla settimana, in base alla metodica prescelta. L'astenia si ripercuote sul benessere psichico, fisico e sociale di chi la sperimenta.

Il percorso prenderà come spunto iniziale i miti di Ercole e le storie di Achille, emblemi dell'eroe antico che si trova di fronte a fatiche e scelte, amori e arti, mostri e avversari, virtù e debolezze. Come queste storie ci parlano oggi? Come diventano una pratica sociale? Perché il mito è ancora materia viva? Si partirà il 17 ottobre con sei laboratori condotti da esperti che si concluderanno il 28 novembre: Visita alla mostra di Rubens. Il corpo dell'eroe. Forza, amore, virtù con Simone Rega; Percezione e sentimento con Chiara Olivieri; Dal dipinto alla scena con Silvia Gandolfi; Segno, gesto, colore. L'energia nella pittura con Federica Aiello Pini; Piano e forte. La forza di una nota con Leonardo Zunica.

"Si parte dall'idea – ha commentato il direttore generale di Asst Mara Azzi - che l'arte possa curare sia i pazienti che i professionisti, oltre a rappresentare un ponte fra i luoghi di cura e la comunità locale. Con questa iniziativa i nostri professionisti si propongono di misurare scientificamente l'impatto dell'arte sui pazienti. Ringraziamo Fondazione Palazzo Te per questa importante collaborazione".

Sul ruolo della cultura nel rapporto con la cura sanitaria si è soffermato Il direttore di Fondazione Palazzo Te Stefano Baia Curioni: "La partecipazione a questo progetto di attivismo culturale è un importante esempio di welfare relazionale che si esprime a sostegno della necessità di salute della persona ed è un prezioso terreno di sperimentazione anche per il nostro ruolo nel futuro".

Secondo il rapporto dell'Oms sul ruolo delle arti nel miglioramento della salute e del benessere (Health evidence network synthesis report 67 - What is the evidence on the role of the arts in improving health and well-being? a scoping review – 2019), negli ultimi vent'anni la ricerca in questo campo si è intensificata in modo molto significativo. Sono inoltre emersi sviluppi nelle pratiche e nelle attività politiche in diversi Paesi dell'Organizzazione mondiale della sanità-Regione Europa, ma anche oltre i suoi confini. Più di 3.000 studi hanno evidenziato il ruolo determinante delle arti nella prevenzione delle malattie, nella promozione della salute, nel trattamento e nella gestione delle patologie che si manifestano nel corso della vita.

Il report censisce la letteratura accademica globale in inglese e in russo, dal gennaio 2000 al maggio 2019. Si parla di oltre 900 pubblicazioni, fra le quali più di 200 tra recensioni, revisioni sistematiche, meta-analisi e meta-sintesi. I risultati sottolineano un potenziale impatto delle arti sulla salute mentale e su quella fisica, nell'ambito di due categorie tematiche: la prevenzione e promozione, la gestione e il trattamento. Visitare musei e gallerie, andare a teatro e assistere a concerti o all'opera lirica ogni due mesi o più frequentemente in età avanzata sono stati associati, ad esempio, a un più lento declino cognitivo e a un minore rischio di sviluppare demenza.

From the collaboration between Asst Mantova and Fondazione Palazzo Te, a project of workshops entitled "L'arTE che cura. Rubens and the Heroes," which using different expressive languages, dance, theater, painting and music, starting Oct. 17 will stimulate the emotions of a group of patients of the "Carlo Poma" Hospital and produce a clinical study to assess the impact of art on the well-being of patients.

I am happy to be part of this project by leading the workshop “Mark, Gesture, Color. Energy in painting.”

Below are more details:

The initiative will be developed by the Carlo Poma Nephrology and Dialysis facility, led by Giuseppe Mazzola, and will involve a group of 25 patients undergoing dialysis treatment, hemodialysis or peritoneal dialysis.

This is Asst's first study to feature the arts with their therapeutic potential and is part of the larger "Art in the Hospital" project curated by Elena Miglioli of Asst Mantova's Press and Communication Office area, which for years has been spreading beauty in places of care thanks to a variety of artistic interventions in the company's facilities in partnership with institutions, artists, higher education institutions and universities.

Specifically, the Museotherapy subproject was born in 2023, which will include workshops at Palazzo Te, which already has significant experience in the field of cultural welfare. Details of the project were illustrated this morning at Spazio Te by Stefano Baia Curioni, director of Fondazione Palazzo Te, Mara Azzi, general manager of Asst, and Giuseppe Mazzola, director of the department of Nephrology at Carlo Poma Hospital.

The Nephrology clinical study will compare two groups of male and female dialysis patients aged 18 to 80 years, one of whom will participate in the planned activities at Palazzo Te. Both will be given a double questionnaire at a predetermined time interval: before and after the artistic experience. The primary objective is to test whether artistic stimuli can contribute to a 10 percent reduction in the degree of asthenia. The second objective is to assess whether hospital or home dialysis conditions can contribute to the degree of asthenia.

Chronic renal failure with dialysis requirements is a condition that often involves the appearance of physical and mental asthenia. The dialysis patient reports sense of fatigue related to the performance of dialysis, but also due to the modification of lifestyles and the mandatory dialysis treatment three or more times a week, depending on the chosen method. Asthenia affects the mental, physical and social well-being of those who experience it.

The course will take as its initial cue the myths of Hercules and the stories of Achilles, emblems of the ancient hero who is faced with labors and choices, loves and arts, monsters and adversaries, virtues and weaknesses. How do these stories speak to us today? How do they become a social practice? Why is myth still living matter? It will start on Oct. 17 with six workshops led by experts that will conclude on Nov. 28: Visit to the Rubens exhibition. The Hero's Body. Strength, Love, Virtue with Simone Rega; Perception and Feeling with Chiara Olivieri; From Painting to Stage with Silvia Gandolfi; Sign, Gesture, Color. Energy in Painting with Federica Aiello Pini; Piano and forte. The power of a note with Leonardo Zunica.

"It starts with the idea," commented Asst. General Director Mara Azzi, "that art can heal both patients and professionals, as well as provide a bridge between places of care and the local community. With this initiative, our professionals aim to scientifically measure the impact of art on patients. We thank Fondazione Palazzo Te for this important collaboration."

On the role of culture in the relationship with health care, Fondazione Palazzo Te director Stefano Baia Curioni dwelt: "Participation in this cultural activism project is an important example of relational welfare that is expressed in support of a person's need for health and is a valuable testing ground for our role in the future as well."

According to the WHO report on the role of the arts in improving health and well-being (Health evidence network synthesis report 67 - What is the evidence on the role of the arts in improving health and well-being? a scoping review - 2019), research in this field has intensified very significantly over the past two decades.

Developments have also emerged in practices and policy activities in several countries of the World Health Organization - Region of Europe, as well as beyond its borders. More than 3,000 studies have highlighted the crucial role of the arts in disease prevention, health promotion, and the treatment and management of diseases that occur throughout life.

The report surveys the global academic literature in English and Russian from January 2000 to May 2019. It reports on more than 900 publications, including more than 200 reviews, systematic reviews, meta-analyses, and meta-syntheses. The findings highlight a potential impact of the arts on mental and physical health within two thematic categories: prevention and promotion, and management and treatment. Visiting museums and galleries, going to the theater and attending concerts or opera every two months or more frequently in later life, for example, were associated with slower cognitive decline and lower risk of developing dementia.

Premio Pippi

È stato emozionante domenica scorsa fare parte della giuria del Premio Pippi 2023, concorso aperto ai giovanissimi artisti mantovani. Organizzato da Fondazione Palazzo Te in collaborazione con Cooperativa Charta, il progetto è ideato dalla Dott.ssa Elena Alfonsi.

It was exciting last Sunday to serve on the jury of the Pippi 2023 Prize, a competition open to very young artists from Mantua, Italy. Organized by Fondazione Palazzo Te in collaboration with Cooperativa Charta, the project is conceived by Dr. Elena Alfonsi.

A suggerire il nome e le tematiche dell’evento è l’autore della villa gonzaghesca: Giulio Pippi, detto Giulio Romano, grande architetto e pittore manierista. Il Premio ha coinvolto le bambine e i bambini frequentanti la scuola primaria di Mantova in una divertente gara di creatività. Pastelli a cera, fogli di carta, matite e fantasia sono gli strumenti con cui gli iscritti hanno realizzato i loro “capolavori” ispirandosi a temi e soggetti del palazzo.

È stato molto difficile scegliere tre lavori da premiare, tutti i disegni erano bellissimi e creati con grande impegno e fantasia! E ci tenevamo che i bambini sentissero chiaramente dentro di loro che l’importante era veramente, prima di tutto, partecipare.

Suggesting the name and themes of the event is the author of Gonzaga’s palace: Giulio Pippi, known as Giulio Romano, a great Mannerist architect and painter. The Prize involved the girls and boys attending elementary school in Mantua in a fun creativity contest. Wax crayons, sheets of paper, pencils, and imagination were the tools with which the entrants created their "masterpieces" inspired by themes and subjects from the palace.

It was very difficult to choose three works to be awarded, all the drawings were beautiful and created with great effort and imagination! And we wanted the kids to feel clearly inside that the important thing was really, first of all, to participate.

#SawThisMadeThis Collaboration with Bombay Sapphire

I’m very excited to be working with @BombaySapphire to launch #SawThisMadeThis, a campaign that is asking people to reframe the way they look at the world.

This waterfall was my inspiration. Find out what I created! So what do you see? #SawThisMadeThis

Collaboration with Maison Contemporain Paris

A new exciting collaboration is born!

Maison Contemporain is one of the specialists in the sale of artworks. Founded in early 2020 in Paris, Maison Contemporain offers collectors, future buyers and businesses a catalog of exceptional contemporary artworks from emerging and established artists, funds and much more from private collections.

A digital platform for the online sale of artworks, as well as thoughtfully curated exhibitions in Paris.

Go and check out my viewing room here!

One of the works available at Maison Contemporain:

Velo (Primavera), 2022, mixed media (acrylic, pastel, graphite and collage) on canvas, 40.5x40.5x3.7 cm


New collaboration with Rise Art

I’m happy to announce my new collaboration with Rise Art, international curated online gallery showcasing special artworks hand picked by experts: the gallery offers free art consultations and a try before you buy scheme, with the possibility of renting artworks as well.

There you can find a curated selection of my works, and it will keep on growing!

Check out the collection for Rise Art!

Sono felice di annunciare la mia nuova collaborazione con Rise Art, galleria online che offre solo opere scelte personalmente dai curatori esperti della piattaforma: la galleria offre inoltre consulenze d’arte gratuite e una modalità di prova prima dell’acquisto che prevede anche la possibilità di noleggiare le opere.

Visita la collezione di opere su Rise Art (in continuo aggiornamento)

 

L'arte del dono - In collaborazione con AIAPI - UNESCO

In questi giorni ho partecipato con una mia piccola opera alla bella iniziativa di AIAPI - UNESCO “L’arte del dono”.

Negli oggetti donati esiste un’anima che li lega al loro autore. Ciò li rende quasi un prolungamento degli individui e tesse una rete di rapporti interpersonali
— Marcel Mauss, Saggio sul dono

L’obiettivo parallelo di questo progetto si realizza nel creare un filo logico che porti AIAPI con i suoi Artisti e Artiste a rendere evidente come l’arte visiva sia indispensabile, da sempre, per una società sana.

L’idea nasce con la volontà di voler donare un sorriso a chi, in un periodo così caratterizzato da ansia, lutto, rabbia, preoccupazione, chiusura e in generale da sentimenti negativi e una scarsa possibilità di vedere soluzioni a breve termine, possa trovare un momento di conforto, di gioia e di sorpresa proprio in una modalità creativa e in un momento inaspettato da chi sappia offrire tutto questo.

E chi, se non l’Artista, possiede questo grande potere?
Essere Artista significa dare alla società spunti di bellezza, di riflessione, di rivoluzione e di evoluzione (perché la rivoluzione senza evoluzione è sempre una cosa sterile).
L’Artista può realizzare dal nulla ciò che nella sua mente si palesa continuamente in maniera forte e predominante, creando mondi fantastici che possono aiutare nell’evasione e nel ritrovare una realtà che va ricostruita.

Ecco cosa l’Artista può fare: aiutare a ricostruire, offrire un momento di evasione, aiutare a reagire a questo periodo.
La creatività è un dono, che l’Artista ha per natura e che l’ha reso un essere umano privilegiato ma la natura non ha chiesto nulla in cambio.

Ed è proprio il dono, il concetto fondamentale di questo progetto: il dono senza secondi fini, senza chiedere qualcosa in cambio, senza sapere come reagirà la persona che lo riceverà, senza poter prevedere alcunché, proprio come ha fatto la natura con l’Artista, quando ha deciso che in quel corpo sarebbe stata generata una mente artistica.
Il dono è il bene assoluto, perché nulla chiede in cambio.

Il concetto del dono nulla ha a che fare con il prezzo dell’opera d’arte e, anzi, la valorizza, perché vale talmente tanto che quando è dono diventa l’essenza stessa di qualcosa di prezioso e il “sacrificio” dell’Artista, che lascia andare una sua creatura, diventa alto e nobile; è l’apoteosi dell’altruismo e di un gesto di amore.

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The World’s Largest Mountain Hiking Event!

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Currently working on the illustrations and promotional material for the first-ever World's largest mountain hiking event, organized by Simuka Africa Youth Association in cooperation with the United Nations.

The event is envisioned to mobilize at least 1 million people across the world for the survival, protection and development of vulnerable populations affected by cyclone Idai and other natural disasters in Southern Africa, while harnessing the positive energy and talents of global populations towards prevention and mitigation of climate induced disasters as well as preservation of our environment.

It will take place officially on April 24th, 2021 and run until May 24th, 2021. If you are unable to participate on the official event day of April 24th, 2021, do not worry as you will have a whole month to plan your hike.

The World's Largest Mountain Hiking event is virtual but it doesn't mean you'll miss out on the outdoor experience. Choose your most favorable place for hiking and at the end of it all, share your experiences, your environment, your ambience with us through our social media platforms.

Please visit the official website and keep checking back for more information and updates!

Set fotografico Multi-me Coworking

Qualche settimana fa ho collaborato alla preparazione del set fotografico di Multi-me Coworking Spazio Cultura a Mantova con alcune opere: ecco una piccola selezione delle bellissime foto di Giuseppe Gradella.

A few weeks ago I collaborated on the preparation of the photographic set for Multi-me Coworking Spazio Cultura in Mantua, Italy, with some artworks: here is a small selection of beautiful photos by Giuseppe Gradella.